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Lungo un arco temporale che va dal 1966 al 1968, il nostro teatro manifestò una dilagante inquietudine. Con sensibile anticipo sull'ondata della contestazione che di lì a poco avrebbe fatto tremare le istituzioni di mezzo mondo, quasi tutti gli attori grandi e piccoli si rivoltarono contro un sistema fondato sulla supremazia del regista e dei teatri stabili. Ribollente di proclami e di iniziative, il "Sessantotto" del teatro italiano - destinato a culminare nelle polemiche dimissioni di Strehler dalla condirezione del Piccolo Teatro di Milano, nel luglio '68 - trovò pronto rispecchiamento in un'ampia inchiesta giornalistica condotta da Tullio Kezich sulle pagine de "L'Europeo".